lunedì 12 novembre 2012

Moralità degli umani (cap. I-VI) (impiego di neuroni previsto: 2)

Pensava, mentre sorseggiava il caffè:

Come inguaiare il venticinquesimo anno della propria vita in poche semplici mosse.
Adelaide termina una storia quinquennale con un ragazzo conosciuto al liceo: spero tu sia felice, ci sentiremo prima o poi e blablabla e tutte quelle cose là. Dopo otto mesi il tipo è diventato MARITO. Sì, marito di un'altra. Adelaide si rimbocca le maniche, dice a sé stessa che no, non è il caso di pensare al passato, che bisogna ricominciare, che quel che è stato è stato. Nel bel mezzo della storia con il tipo sopracitato, Adelaide ha conosciuto un uomo, Fabio: Fabio è tutto quello che lei immagina soltanto, che non ha mai visto, né toccato. E' fidanzata, e al capitolo II del manuale Moralità degli umani, anche detto Ipocrisia degli umani,c'è scritto a chiare lettere che, se hai un fidanzato, non esistono altri uomini sulla faccia della terra. Non esistono, senza vie di mezzo. Un mese prima di lasciare il sopracitato Maritodiun'altra, Adelaide incontra Fabio, in una serata d'estate qualunque, nella città più bella del mondo. Errore compiuto, Adelaide si fa un esame di coscienza e legge, al capitolo III di Moralità degli umani, che il pentimento è già una parziale assoluzione: allora quel bacio al binario 14, dato a quello sconosciuto che le sembrava così conosciuto, è già perdonato. I sensi di colpa si trasformano, diventano bugie da dire a Fabio, ché a casa (o quasi) c'è chi la aspetta: quello che poi sarebbe diventato Maritodiun'altra, per intenderci. Un mese dopo la vita cambia, e Adelaide cambia disposizione dei mobili: è una nuova vita, è una nuova casa. Passano due mesi e mezzo, Adelaide cerca Fabio, non lo trova, poi sì, lo trova. A Novembre si rivedono nella stessa città del loro primo incontro: e si rivedranno altre volte -poche, a dir la verità- fino a Gennaio. Le aspettative deludono sempre, in un modo o nell'altro. Le piaceva fare sesso con lui, le piaceva la sua voce, le infondeva tranquillità. Fine. Stop. Tu a casa tua, io a casa mia, con sempre più sporadici contatti online, ma con la voglia di rivedersi, ché in quanto a sesso i due andavano d'accordo. E se ne è fatto troppo poco. A Natale Adelaide incontra Stefano, si vedono, si piacciono, passano diverse serate insieme, alcune lunghissime, densissime, piene zeppe di chiacchiere. Perché al capitolo IV di Moralità degli umani c'è un paragrafo che spiega che, per quieto vivere e per lasciare intatta quella parte di noi che si crede dignità, bisogna ingioiellare i momenti di frasi e carezze, bisogna farlo. E poi guardarsi con quegli occhi che Adelaide ancora non dimentica. Storia chiusa con un sms. Ci pensa ancora con l'amaro in bocca Adelaide, ma si rimbocca le maniche, in fondo ne ha passate di peggiori. E che peggiori siano! Conosce l'uomodiun'altra, Adelaide, lo conosce da molto tempo: è attraente in un modo che non si può raccontare, è colto, è quello che Adelaide sogna di diventare. La corteggia senza tregua, la invita a cena innumerevoli volte, ricevendo in risposta sempre un no. Adelaide ha paura. Sa che perderà la testa. E la perde, consapevole, senza possibilità di ritorno. Escono insieme, si sentono in continuazione, lui è presenza costante, lei un po' meno perché sa che lui, in realtà, è di un'altra. E al capitolo V di Moralità degli umani c'è scritto, tra le altre cose, che se un uomo è già di un'altra non verrà mai da te. Che non sarà mai tuo, insomma. E che, per rispetto della sua donna, non dovresti neanche sfiorarlo, l'uomodiun'altra. Le cose cambiano, si modificano, tornano i sorrisi, Adelaide non piange più. E ora? E' finita. 

Eh già, perché al capitolo ultimo di Moralità degli umani c'è scritto che tutto quello che è contenuto nel libro è confutabile, non ha niente a che vedere con la scienza, niente è dimostrato. Insomma, sono solo un ammasso di chiacchiere: rispettose, oneste, dignitose e blablabla. Ma la vita non è onesta, non rispetta, non ha un briciolo di dignità e, soprattutto, la sua morte è la Moralità.

Che poi, a dirla tutta, a rovinarsela 'sta vita, Adelaide, ce la fa benissimo da sé. E si rimbocca le maniche ancora, mentre manda giù l'ultimo goccio di caffè.

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